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Assegno di inclusione dal 1 gennaio 2024




La misura sostituisce in parte il Reddito di Cittadinanza e potrà essere richiesta solo da alcune categorie di cittadini, tra i quali persone con disabilità in possesso di determinati requisitiCome abbiamo già avuto modo di segnalare, a partire dal prossimo anno cesserà definitivamente il Reddito di Cittadinanza. Al suo posto, ma solo per determinati beneficiari, verrà attivata la nuova misura dell’Assegno di inclusione, prevista dal Decreto Lavoro (DECRETO-LEGGE 4 maggio 2023, n. 48), che partirà dal 1 gennaio 2024, per la quale a breve sarà già possibile presentare domanda, e per la quale mancano ormai solole ultime conferme, dal momento che i due decreti attuativi del Ministero del Lavoro sono stati approvati il 6 dicembre in Conferenza Unificata.

DOMANDE GIÀ DA DICEMBREIn un'intervista a 'Repubblica' il direttore dell'Inps, Vincenzo Caridi, commentando il numero dei beneficiari del Reddito di cittadinanza (dall’aprile del 2019 ad oggi sono stati spesi circa 34 miliardi per un importo medio mensile a famiglia di 540 euro al mese, ndr), aveva annunciato che l’invio delle domande per accedere all’ADI (Assegno di inclusione) sarebbe già stato aperto da metà dicembre, probabilmente anche per evitare un click day, con rischio di blocco del sistema di richieste al Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa.Sembra che sarà il 18 dicembre la data scelta per l’invio delle domande, come anticipa il Sole 24 Ore.

I BENEFICIARIRicordiamo che i beneficiari non saranno tutti coloro che ad oggi ricevono il reddito di cittadinanza, ma un gruppo più ristretto di cittadini, facenti parte di nuclei familiari che abbiano un reddito basso (ovvero con ISEE che non superi le 9.360 euro), e con al loro interno:

  • persone con disabilità (come definita ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159),

  • minori,

  • over 60 oppure

  • persone in carico ai servizi sociali.

I requisiti sono indicati all’articolo 2, comma 2 del DL n. 48/2023.

COS’È L’INDENNITÀ DI INCLUSIONE

L'indennità Adi consiste in una integrazione al reddito familiare per supportare quei nuclei in condizione economica precaria e che abbiano al loro interno persone con disabilità, anziani, minori o altra condizione di fragilità. L’Adi viene erogato in una cifra che varia a seconda di parametri che tengono conto della composizione del nucleo, arrivano fino a 6mila euro annui (500euro al mese). Per il calcolo dell’importo viene applicata una scala di equivalenza che tiene conto dei componenti in una delle condizioni sopra indicate, nonché del componente che svolge funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minorenni o di componenti con disabilità o non autosufficienti.

OBBLIGO DEL PATTO DI ATTIVAZIONE DIGITALE

Per poter accedere alla misura, il nucleo beneficiario dovrà sottoscrivere un patto di attivazione digitale e presentarsi, ogni tre mesi, presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione. Sono invece ESCLUSI da tale obbligo:i beneficiari dell'Assegno di inclusione titolari di pensione diretta o comunque di età pari o superiore a 60 anni;

  • i componenti con disabilità, fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato;i componenti affetti da patologie oncologiche;

  • i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni di età, di tre o più figli minori di età, ovvero di componenti il nucleo familiare con disabilità o non autosufficienza, come definite nell'allegato 3 al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159;

  • i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere. 

 

COME PRESENTARE DOMANDA DI ASSEGNO DI INCLUSIONE

L'Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all'INPS, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF), previa stipula di una convenzione con l'INPS.


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